Satiro
Bartolomeo Cavaceppi (Roma 1717 - 1799)
Il Satiro in gesso proviene dallo studio del Cavaceppi.
La statuetta, che è acefala e priva dell’avambraccio sinistro, del polpaccio e di gran parte del piede sinistro, rappresenta un giovane Satiro incedente, che porta un otre sulla spalla sinistra ed un tirso nella mano destra; la gamba destra è appoggiata ad un tronco di sostegno riccamente decorato.
Si tratta di un calco di una statuetta in marmo attualmente conservata a Villa Albani, stilisticamente collegata con i Satiri danzanti di ambito ellenistico, tipologia formulata nella seconda metà del II° secolo a.C. e collegabile, per la sua raffinata levigatezza, alle creazioni neoattiche del I° secolo a.C.
Opere della sala
La sala
Di fronte alla Stanza a “Berceau” è la Camera di Psiche, così detta per le pitture di Pietro Paoletti eseguite nella volta, che raccontano la “Storia di Psiche".
Il ciclo è ispirato agli affreschi raffaelleschi della Farnesina, così come spesso si ritrova in vari palazzi nobiliari.