Il mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata
Filo conduttore della mostra 38 opere tra maschere e sculture realizzate dall’artista Nicola Toce narratrici di storie, legate ai territori lucani e alle loro tradizioni, un viaggio nello spazio e nel tempo, alla scoperta di storie e cronache di vita, fra natura impervia e borghi accoglienti.
La mostra è all’interno di una più ampia manifestazione, organizzata dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, dedicata all’intera Basilicata e alla tradizione del Carnevale lucano, dei riti e dei miti di popoli che ancora oggi raccontano la loro storia.
Tra volti antropomorfi, animali fantastici, creature magiche, travestimenti, spiriti e abitatori delle argille, filo conduttore dell’esposizione sono le narrazioni che le maschere, realizzate con antiche tecniche di lavorazione e decorazione della cartapesta, sussurrano ai visitatori, trasportandoli in una dimensione altra, accogliente e spaesante, propria della Basilicata antica e contemporanea.
Le opere esposte raccontano di luoghi e suggestioni da percorrere per scoprire legami che non si fermano alla bellezza della Basilicata ma che affondano le radici nella sua arte, nell’unicità di un territorio che rispecchia una cultura che sa rinnovarsi nelle sue tradizioni. Dai paesaggi rupestri e calanchivi, ai fitti boschi immersi nell’alea di riti e miti ancestrali, alle città d’arte e ai borghi antichi, fino a Matera Capitale europea della cultura 2019.
Il percorso espositivo, sala dopo sala, è studiato per fruire al meglio di ogni opera, lasciando che ognuna di esse susciti curiosità e crei un contatto con le tuonanti maschere alianesi, con l’orso di Teana che si nasconde nei suoi boschi, con il domino di Lavello che, forte della sua doppia natura, conduce l’anno verso la Quaresima, con la “foresta che cammina” nelle strade di Satriano, con i coloratissimi nastri e con i veli neri delle figure bovine di Tricarico, con le personificazioni dei mesi di Cirigliano, accompagnati tutti dai rumorosi campanacci di San Mauro Forte che neanche i temibili Cucibocca di Montesscaglioso riescono a tacitare, precedendo di qualche settimana la celebrazione del Carnevalone.
Gli esseri variopinti creati dall’artista trasmettono a chi li osserva tutte le sensazioni accumulate in anni di studio, analisi della natura e ascolto paziente, collezionando storie restituite attraverso la plasticità delle sue opere per raccontare di magia, d’amore, di paura, di colori e materiali antichi e semplici ma, allo stesso tempo, attualissimi nel loro riuso.
Nicola Toce nasce a Stigliano (MT) nel 1970. Dopo aver passato i primi cinque anni della sua vita in Calabria, torna ad Aliano, paese d’origine del padre. Sin da piccolo dimostra una spiccata sensibilità artistica e prima dei dieci anni inizia a creare le proprie maschere da usare durante le sfilate organizzate per il Carnevale. Si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Potenza e frequenta i primi due anni all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo aver lavorato come restauratore, decoratore e scenografo, dal 2008 al 2013 vive a Girona, in Catalogna, dove dà vita al suo primo progetto legato alle maschere che ha come risultato alcune mostre ed il volume I figli di Lamisco. Le maschere di Nicola Toce, uscito nel 2015 per i tipi di Rubbettino Editore. Ha realizzato sculture e bassorilievi per enti, comuni ed istituzioni. La mostra alla Casina delle Civette rappresenta la realizzazione del suo secondo progetto legato alle maschere che, questa volta, travalicano i confini di Aliano per rappresentare tutta la Basilicata.
La tecnica utilizzata per la creazione delle maschere è antica e tradizionale, ma nella realizzazione delle forme appare rivoluzionaria e innovativa. Il trattamento della carta e dell’argilla, l’espressività ottenuta con la combinazione delle tinte, molto spesso calde e cariche, sfumate e leggere, l’uso delle terre e l’incisività della focheggiatura fanno di ogni pezzo un unicum irripetibile.
Informazioni
Dal 9 febbraio al 28 aprile 2019
da martedì a domenica ore 9.00-19.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima
N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli Avvisi
Vedere la pagina: Biglietti e audioguide
Tel 060608 (tutti i giorni 9.00 - 19.00)
Promossa da
Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Organizzata da
Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata
A cura di
Francesca Romana Uccella
Servizi museali
Zètema Progetto Cultura
SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI
Media Partner
Il Messaggero
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Galleria
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Casina delle Civette
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