Francesco Messina. Novecento Contemporaneo
Una ricca selezione di bronzi, terrecotte e gessi raffigura la vitale attualità dell’arte del maestro tra tradizione e modernità.
La mostra propone al pubblico l’attività di Francesco Messina e dello Studio Museo milanese che porta il suo nome rappresentando sia il rapporto con la tradizione – classica, rinascimentale e ottocentesca – sia il dialogo con la contemporaneità, restituendo quindi l’ancora vitale e stimolante attualità del lavoro dello scultore e il senso profondo dell’attività di valorizzazione che lo Studio Museo Francesco Messina ha condotto a partire dal 2014, in primo luogo, grazie all’attività espositiva.
Francesco Messina (1900-1995), siciliano di nascita, ma milanese di adozione, delinea fin dall’inizio del proprio percorso artistico un preciso orientamento verso la grande tradizione artistica della scultura di figura, con l’uso di tecniche e materiali classici – il bronzo, il marmo, la cera, la terracotta, il gesso – intercettando il gusto di un pubblico distante dalle sperimentazioni più ardite, che lo segue anche sui più noti rotocalchi italiani del secondo dopoguerra.
Nonostante il riferimento costante alla tradizione dell’intera produzione dell’artista, la mostra Francesco Messina. Novecento Contemporaneo non restituisce il profilo di uno scultore arroccato in un sentimento di nostalgia verso un passato remoto da cui trarre suggestioni e contaminazioni, ma viceversa ricostruisce una personalità dinamica che, in ogni stagione, ha saputo maturare un nuovo approccio alla tradizione, di volta in volta rielaborata e adeguata al linguaggio del proprio tempo, e che ha dimostrato, nella sua produzione, di saper precorrere ricerche poi sviluppatesi in epoche più recenti.
La mostra può essere considerata un banco di prova per verificare questa specifica vocazione dell’artista ovvero la sua appartenenza a un tempo senza tempo, quale depositario consapevole dell’antico mestiere del fare scultura. A questo scopo, trovano collocazione nelle sale del Casino dei Principi 81 opere (soprattutto bronzi, terrecotte e gessi) che appartengono alla collezione permanente dello Studio Museo Francesco Messina e opere di quindici artisti contemporanei (cyop&kaf, Vanni Cuoghi, Salvatore Cuschera, Giovanna Giachetti, Alberto Gianfreda, Andi Kacziba, Giulia Manfredi, Francesco Merletti, Daniele Nitti Sotres, Francesca Piovesan, Nada Pivetta, Dominique Robin, Daniele Salvalai, Elisabeth Scherfigg, Andreas Senoner), che si confrontano con le sculture di Francesco Messina e che illustrano, per tappe significative, la linea programmatica e l’attività di valorizzazione condotte dallo Studio Museo negli ultimi anni.
La collezione permanente – selezionata, nel suo nucleo principale, dallo stesso Messina alla metà degli anni Settanta, al momento della nascita dello Studio Museo – riassume la produzione dell’artista in modo articolato, abbracciando un arco cronologico che, dagli anni Trenta, giunge fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso.
Di questo nucleo fanno parte opere emblematiche che sono esposte a Villa Torlonia: le fusioni dagli originali che, negli anni Trenta, furono selezionate dalla Biennale di Venezia per rappresentare l’Italia nelle mostre all’estero organizzate da Antonio Maraini (come Bambino al mare, 1935); i ritratti che restituiscono il clima culturale degli anni compresi tra le due guerre (come il Ritratto di Salvatore Quasimodo, 1937); i bozzetti per importanti commissioni monumentali (la serie dei cavalli che precede la realizzazione del Cavallo della RAI del 1966, i bozzetti per il Monumento a Pio XII in San Pietro); le sculture femminili in terracotta e in gesso policromo degli anni Settanta.
L’esposizione romana si articola in sezioni che ruotano attorno ai temi principali della ricerca di Messina: il ritratto tra archeologia e contemporaneità, l’approccio alla tradizione con uno sguardo moderno, l’indagine anatomica, il colore, la scultura monumentale.
Il percorso è arricchito da due video-interviste del 1973 che mostrano Francesco Messina all’interno dello Studio Museo (Io e… di Anna Zanoli, in cui lo scultore racconta il suo rapporto con la Pietà Rondanini di Michelangelo e Incontri – Fatti e personaggi del nostro tempo in cui Messina, intervistato da Franco Russoli, realizza un bozzetto in creta).
A cura di Maria Fratelli, Chiara Fabi e Chiara Battezzati, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il Comune di Milano e lo Studio Museo Francesco Messina.
Informazioni
Dal 14 aprile al 4 settembre 2022
Dal martedì alla domenica ore 9.00-19.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: Lunedì, 1° maggio
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Ingresso gratuito al museo con la MIC card, acquistabile nei musei e online
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