Dal 23 maggio al Casino dei Principi la mostra Mario Mafai e Antonietta Raphaël

Dai tardi anni Venti, dopo la fiammata di quella che Roberto Longhi definì la “Scuola di via Cavour”, Mario e Antonietta hanno seguito percorsi paralleli ma spesso anche divergenti, fortemente condizionati dalla realtà storica. Mario viene presto considerato un maestro indiscusso, un punto di riferimento per l’ambiente artistico romano. Antonietta, invece, nel suo ruolo di artista è esposta a pregiudizi di genere ed essendo di origini ebraiche, anche costretta ad allontanarsi da Roma negli anni delle leggi razziali e della guerra, vivendo lunghi periodi di ricerca solitaria. La scoperta del suo talento avverrà solo a partire dagli anni Cinquanta.

Attraverso un percorso espositivo di oltre 100 opere – tra dipinti, sculture e disegni provenienti da importanti istituzioni italiane e collezioni private – e documenti originali (lettere, disegni, fotografie) custoditi negli archivi di famiglia, nel Centro Studi Mafai Raphaël, al Gabinetto Vieusseux di Firenze e presso l’Archivio della Scuola Romana a Villa Torlonia, la mostra Mario Mafai e Antonietta Raphaël. Un’altra forma di amore racconta una vicenda insieme artistica e sentimentale, basata sulle differenze tra i due artisti ma anche sulla trama sottile di scambi, di passioni comuni, in grado di trasformare in poesia ogni evento della realtà vissuta.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata dal Centro Studi Mafai Raphaël e curata da Valerio Rivosecchi e da Serena De Dominicis. Organizzazione e servizi museali di Zètema Progetto Cultura.