Statua del tipo della "Grande Ercolanense" o Cerere

Realizzata in marmo insulare con elementi aggiuntivi, dovuti al restauro in marmo di Carrara nella bottega del Cavaceppi, la statua, divisa in due frammenti, fu collocata in un primo momento a Palazzo Torlonia fino, presumibilmente, al 1882, anno in cui fu trasferita nei pressi delle Nuove Scuderie e posta su di una base antica.
La figura della Cerere consta di quattro frammenti ricongiunti, è acefala e molto mutila.
E’ stata identificata come Cerere poiché regge nella mano sinistra due bulbi di papavero, tradizionali attributi della dea.
Si tratta di una replica del tipo detto della “Grande Ercolanense” ( il prototipo fu rinvenuto nel Teatro di Ercolano), che ebbe una fortuna eccezionale per un lungo periodo, tanto da essere conosciuta in numerosi esemplari.
L’esemplare, databile all’età antonina, giunse ai Torlonia dallo studio di Cavaceppi, che probabilmente l’aveva restaurata.