Il Bunker e i rifugi antiarei di Villa Torlonia

Il bunker antiaereo più importante d’Italia, realizzato tra il 1942 e il 1943 per proteggere Benito Mussolini e la sua famiglia nella residenza privata di Villa Torlonia a Roma, il Rifugio nella sala centrale del piano seminterrato del Casino Nobile e il Rifugio cantina della Villa attrezzato intorno alla metà del 1940, aprono al pubblico con visite guidate. Un pezzo di storia a disposizione di romani e turisti per non dimenticare, ad oltre settanta anni di distanza, una delle pagine più buie della nostra storia.
E’ la prima volta che il Rifugio cantina può essere visitato dal pubblico.
Fu la paura generata dai bombardamenti aerei degli Alleati, sempre più frequenti e sempre più minacciosi, a spingere Mussolini a far costruire un bunker “a prova di bomba” che fosse più sicuro rispetto ai due rifugi già predisposti, ricavati adattando i locali della cantina della famiglia Torlonia (sotto il “laghetto del Fucino” vicino al Teatro) e della sala centrale nel piano seminterrato del Casino Nobile.
La riapertura del bunker e dei rifugi antiaerei amplia la già ricca offerta culturale di Villa Torlonia ed è stata possibile grazie alla collaborazione tra Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e l’Associazione Culturale Centro Ricerche Speleo-Archeologiche Sotterranei di Roma: una riuscita alleanza tra pubblico e privato che ha permesso, senza oneri per il Campidoglio, di recuperare questo originale sito di memoria storica con un percorso conoscitivo ed emozionale.
L’Associazione, in virtù della convenzione biennale stipulata con la Sovrintendenza Capitolina, dopo aver provveduto al ripristino della piena agibilità dei siti ha poi allestito gli ambienti con attrezzature originali dell’epoca. Il percorso di visita è arricchito inoltre con materiale filologicamente consono alla funzione dei luoghi, così da consentirne una più agevole lettura e comprensione.

Il rifugio cantina
Il primo ambiente adibito a rifugio fu quello della cantina posta sotto il laghetto del Fucino, attrezzato intorno alla metà del 1940 e utilizzato sino alla fine di quello stesso anno.
Il rifugio fu dotato di doppie porte blindate e di un sistema antigas di filtraggio e rigenerazione dell’aria che veniva azionato a manovella. L’illuminazione era a batteria e c’erano un gabinetto, un telefono con linea diretta ad uso di Mussolini, pronto soccorso e una rete con materasso.
Questo locale viene riaperto per la prima volta al pubblico con allestimenti originali dell’epoca.

Il rifugio del Casino Nobile
Scomodità e difetti del rifugio-cantina convinsero Mussolini della necessità di far attrezzare un secondo rifugio, più funzionale e interno all’edificio del Casino Nobile. Fu quindi realizzato, nel 1941, il rifugio nella sala centrale del piano seminterrato del Casino Nobile, che venne utilizzato anche nel 1942 e 1943.
I locali furono rinforzati con uno spessore di 120 centimetri di cemento armato e dotati di un sistema di depurazione e ricambio dell’aria.
Supportano la lettura storica di questi ambienti una sala multimediale, fotografie e pannelli che presentano documenti di grande interesse, in alcuni casi mostrati al pubblico per la prima volta e provenienti anche da archivi esteri.

Il bunker
La struttura blindata del bunker, costruita ex novo, fu scavata ad una profondità di 6 metri e mezzo sotto il piazzale antistante il Casino Nobile; ha una planimetria a forma di croce e gallerie a sezione circolare protette da una copertura in cemento armato spessa 4 metri. Il bunker, la cui costruzione iniziò a fine 1942, rimase incompiuto poiché quando Mussolini fu destituito e arrestato (il 25 luglio del 1943) i lavori di rifinitura non erano terminati. Mancavano le porte blindate, la copertura esterna del pozzo e le dotazioni tecnologiche (come il sistema di aerazione). I ritardi furono determinati dalle difficoltà incontrate nello scavo: il terreno vicino al palazzo si rivelò di scarsa consistenza e ciò comportò la necessità di realizzare le fondamenta ad una profondità doppia rispetto al previsto. Se fosse stato completato, sarebbe stato il bunker italiano con il più alto grado di resistenza dedicato alla protezione di una singola personalità.
Il bunker e il rifugio del Casino Nobile furono recuperati e aperti al pubblico per la prima volta nel 2006 e chiusi dopo un breve periodo a causa della presenza nei locali di gas radon. Dopo alcuni interventi strutturali e di bonifica, questi luoghi, continuamente monitorati, possono accogliere i visitatori in completa sicurezza.

Modalità visite: su prenotazione e disponibili anche in 6 lingue*

La visita al bunker e ai rifugi antiaerei di Villa Torlonia è possibile solo con accompagnamento delle guide, su prenotazione e per un massimo di 15 persone per volta.

La durata è di un’ora e il costo è di € 10,00

Al momento le lingue straniere previste (solo su richiesta) sono: inglese, tedesco, francese, spagnolo, olandese ed ebraico.

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